Nuove novità a gravare sulle imprese, dal 1°luglio 2022 le banche per confermare i finanziamenti già in essere alle imprese, i cosiddetti “fidi validi fino a revoca”(scoperti di conto, anticipi fatture, anticipi fornitori), hanno bisogno del business plan!
Ciò fa seguito, ha dichiarato il Segretario Generale della Confederazione Imprese Italia Dott. Carlos A. Sorrentino, a quanto indicato dalle nuove “Guidelines on Loan and Monitoring” (LOM), redatte dall’European Banking Autority (EBA), entrate in vigore, a dire il vero, il 1° luglio 2021 ma operative per i prestiti già esistenti e per quelli che richiedono rinegoziazioni o modifiche contrattuali solo da due giorni.
Una rivoluzione, di cui si è parlato poco finora che riguarda il sistema bancario e il mondo delle imprese, tra cui quelle meno attrezzate ad affrontare il cambiamento sono sicuramente le piccole e medie realtà aziendali.
Le linee guida EBA nascono con l’intento di migliorare le prassi, la governance e i processi adottati dalle istituzioni finanziare in fase di concessione e monitoraggio del credito.
Con le nuove linee guida EBA cambia, infatti, radicalmente la disciplina ed i criteri della concessione del credito nonché la cultura e l’ambito di operatività delle Banche. Nell’ambito dell’analisi del rischio di credito del cliente, si è rivolto alle banche l’invito di “valutare la capacità attuale e futura del cliente”, con l’obiettivo finale di “promuove un approccio proattivo al monitoraggio della qualità creditizia, individuando per tempo il credito in via di deterioramento”.
Attraverso queste linee guida dell’EBA, le banche valuteranno il merito creditizio non più solo su una analisi storica delle performance aziendali e cioè sull’ultimo bilancio depositato che, se tutto va bene, si riferisce all’esercizio 2021 (sono passati già sei mesi) e sulle garanzie reali (pegno e ipoteca) prestate dall’impresa sino ad ora considerate una risorsa per fronteggiare l’eventuale insolvenza del creditore, ma solo considerando piani e prospettive affidabili e comprovati che le imprese dovranno presentare.
Pertanto, ha proseguito il Segretario della Confederazione Imprese Italia, risulterà necessario analizzare il business plan dell’azienda, il documento che presenta il progetto di impresa al fine di valutarne la fattibilità, la redditività e la sostenibilità. In altri termini, per ottenere un finanziamento non interessa più sapere solo quanto hai guadagnato fino a 12 mesi fa ma soprattutto interessa ipotizzare uno scenario per capire quanto guadagnerai nei prossimi tre anni.
Strumenti e competenze che permetteranno alle banche di capire il mercato di riferimento della azienda richiedente. Allo stato sono poche (eufemismo) le banche in grado di valutare prospetticamente la potenzialità di un mercato. Ecco perché gli Istituti di Credito, secondo quanto stabilito dall’EBA, avranno tempo fino al 30 giugno 2024 per adeguare i loro modelli di monitoraggio.
Come sempre dal 1° luglio ogni imprenditore deve porsi prima di presentarsi in banca, dovrà oltre il tempo impiegare nuove risorse economiche per produrre “il famigerato il business plan dell’azienda”, altrimenti perderà tempo e soldi.