Siamo stanchi del gioco dei colori e degli orari, ha dichiarato Biagio Cefalo, Presidente della Confederazione Imprese Italia. Questo Governo dovrebbe prendere atto che la gestione della pandemia in questa terza fase è stata un totale disastro, anche e soprattutto per non aver disposto un look down totale, e fare il “gioco dei colori e degli orari”. I titolari di del settore della ristorazione e delle Dehors ( Ristoranti, bar ecc), non possono e non devono diventare il capro espiatorio, a seguito di queste scelte scellerate. L’ alternanza dei “colori” , ha sicuramente aggravato la diffusione sui territori, con una maggiore incidenza del virus, in questi ultimi mesi.
Stiamo osservando, le aperture dei ristoranti e pizzerie negli aeroporti, auto gril, nei porti, adesso basta, ha proseguito Biagio Cefalo, altrimenti “ tutta l’ Italia diventerà un blocco”, occorre altresì che la gestione della pandemia sia demandata a veri esperti “ Professori medici”, e non a politici ed improvvisati virologi. il comparto non po’ più sopportare ed è alla fame, siamo ai livelli della rivoluzione francese, quando Maria Antonietta d’ Asburgo-Lorena , l’avrebbe pronunciata la famosa frase riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane «Se non hanno più pane, che mangino brioche» (S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche).
Oggi il Comitato tecnico scientifico, poi il confronto con le regioni, e mercoledì, o al più tardi giovedì, il Consiglio dei ministri per mettere nero su bianco il nuovo decreto che indicherà il calendario e le regole per le riaperture, con 11 regioni e le provincie di Trento e Bolzano che, dati alla mano, puntano alla zona gialla. Il governo conferma la road map annunciata dal premier Mario Draghi stoppando da un lato le pressioni che arrivano dal centrodestra per posticipare il coprifuoco e aprire in zona gialla anche i bar e i ristoranti al chiuso e dall’altro quelle di buona parte delle regioni che chiedono di rivedere la scelta di riportare tutti gli studenti in classe dal 26 se non si interverrà sui trasporti.
La nostra azione è e resta al fianco dei ristoratori e delle aziende del settore, il Governo non può, ha concluso Biagio Cefalo, giocare sulla pelle di migliaia di imprenditori e di conseguenza di lavoratori e famiglie.