
“Novembre nero” calo in picchiata i per consumi.
Nell’ultimo trimestre del 2020 il quadro economico si è ulteriormente indebolito. L'indicatore Consumi di Confcommercio ha registrato un calo di oltre il 20%. Mentre molti settori il 2020 si chiuderà con riduzioni anche superiori al 60%.
17 dicembre 2020 - Nell’ultimo trimestre del 2020 il quadro economico si è ulteriormente indebolito anche se con un'intensità più ridotta rispetto a in primavera, se ad ottobre i dati erano "brutti" quelli di novembre sono decisamente peggiori . Commercio non alimentare, trasporti, servizi ricettivi e di ristorazione, spettacoli e ricreazione, trai settori più colpiti.
Le rassicurazioni da parte del Governo, sul fronte della predisposizione dei vaccini, vede ancora il permanere di una situazione sanitaria molto difficile, con le misure restrittive, e l’approfondirsi dell’incertezza sulle prospettive economiche portano ad una stima della variazione del PIL per il mese di dicembre del -1,4% su novembre e del -9,6% su base annua. L’ultimo quarto dell’anno in corso dovrebbe chiudersi con un -3,1% sul terzo trimestre e un -7,6% sullo stesso periodo del 2019, per una riduzione del 9,1% in termini reali per l’intero 2020.
Ad aggravare lo stato di crisi si associa una perdurante deflazione. Da maggio la variazione su base annua dei prezzi al consumo è in territorio negativo. Il 2020 si chiuderà con una riduzione dei prezzi dello 0,2% rispetto al 2019, lasciando peraltro un’eredità negativa al 2021.
Al verificarsi della seconda ondata pandemica, ad ottobre la produzione industriale ha fatto segnare un lieve "rimbalzo mensile" (1,4% al netto dei fattori stagionali), con una flessione del 2,6% su base annua. Nello stesso mese gli occupati segnalano una moderata flessione su settembre (-0.1%) mentre la variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente registra un -2,0%.
La situazione delle imprese del Commercio è peggiorato, a novembre, del 4.0 % mensile (- 11.9 % la variazione annua) . Il mese di dicembre è stato caratterizzato da restrizioni, ad aree non omogenee e di diversa intensità, in cui si registra ovunque un forte stato di incertezza si stima per il mese in corso un calo congiunturale del PIL, al netto dei fattori stagionali, dell’1,4% dato che porterebbe ad una decrescita del 10 % rispetto allo stesso mese del 2019.